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Glock 22 calibro 40S&W

UN SUCCESSO...DI PLASTICA
In questo nuovo servizio trattiamo dell'arma più diffusa al mondo, dopo la Beretta serie 92FS, ovvero la Glock. Progettata in Austria fu una delle prime ad introdurre la costruzione del fusto in tecnopolimeri e le allora rivoluzionarie caratteristiche come l'assenza di sicure manuali (è invece fornita di sicurezza automatica al percussore e al grilletto mediante una piccola pinna centrale) e lo scatto in semi-doppia azione, abbastanza duro ma più gestibile di una DAO. Da allora la sua diffusione, a partire dall'archetipo siglato 17 calibro 9mm, è stata travolgente: furono introdotti una marea di modelli in ogni calibro e dimensione, insomma per ogni gusto ed esigenza. Il successo dell'arma di cui sopra si riassume in pochi capisaldi ovvero basso costo, facilità di smontaggio totale, grande disponibilità di pezzi di ricambio. Numerosi corpi di Polizia l'hanno infatti adottata, soprattutto in USA dove ha riscontrato un ottimo gradimento. La variante fotografata nella bellissima gallery è la 22 in 40 S&W, il proprietario ha sostituito la tacca regolabile, piuttosto fragile e andante, con una fissa originale del medesimo fabbricante. Sono stati installati poi uno Shock Buffer e uno slip in gomma della Packmayr, oltre all'immancabile tappo (plug) per chiudere il buco dell'impugnatura. Da notare che il peso di scatto della polimerica austriaca può facilmente essere ridotto (come in questo caso) con il disconnettore contrassegnato dal segno "-" o aumentato con quello "+" o, in alternativa, mediante l'applicazione del New York Trigger, una sorta di molla potenziata che fa diventare il grilletto come la doppia azione di un revolver, quanto a durezza.

Le foto sono a cura del nostro collaboratore Paolone.














Testo a cura di LG.