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La polizia locale e le armi: breve studio

Brevi riflessioni

Alla luce di una società alla continua ricerca di maggior protezione, al giorno d’oggi, il Corpo di cui sopra riveste sempre più spesso importanti compiti nell’ambito della sicurezza, soprattutto in merito al controllo del territorio e alla prevenzione. Viste anche le qualifiche di cui è investito il singolo Agente, che ne rendono paritari i poteri rispetto alle altre FFOO, nel proprio territorio di competenza, pare chiaro come sia giusto e doveroso che gli operatori di questa categoria possano dotarsi di armi. Questo per svolgere i doveri del proprio Ufficio nelle condizioni di sicurezza le quali non possono essere messe in secondo piano. Detto questo vediamo quale possa essere una buona scelta per i compiti istituzionali di cui sopra. Partendo dal calibro il più indicato è sicuramente il 9x21, di certo più facile da gestire di altre cartucce più robuste, garantendo comunque un buon volume di fuoco e una discreta potenza, sfruttabile anche nel tiro contro bersagli protetti da lamiere o ripari. Vediamo adesso cosa offre il mercato:

  • Beretta PX4: l’ultimo ritrovato del noto fabbricante italiano, si tratta di un’arma estremamente precisa e affidabile, rispetto alla vecchia Cougar è stato rivisto il sistema rototraslante rendendolo più sicuro e a prova di sporco. Vanta una leva di sicura disarmo come la 98FS presente sul carrello, presenti i rail per il montaggio di dispositivi d'illuminazione e laser;
  • Browning PRO9: l’abbiamo già trattata in un breve compendio, una novità che avrà successo viste le qualità che è in grado di offrire, già negli USA ha riscosso consensi, come il modello sunnominato è dotata di fusto in polimeri che ne garantisce la leggerezza, specialmente per il personale che deve portarla tutto il giorno, il sistema di sicurezza è come quello della USP, vedi sotto, più il blocco che non consente il tiro a caricatore rimosso. La slitta è inossidabile, quindi a prova di corrosione;
  • HK USP: forse il top della categoria, di qualità estremamente elevata e di inusitata robustezza è però piuttosto ingombrante in senso laterale, anche a causa della voluminosa leva bifunzionale (spinta in basso disarma il cane, in alto agisce come sicura manuale) presente sul fusto. Nonostante sia più costosa vale fino in fondo il prezzo alla quale viene proposta, praticamente indistruttibile;
  • Glock 17: arma di servizio per eccellenza, è più deterrente del tipo 19, quindi maggiormente indicata per il porto manifesto. Nel complesso è un’ottima pistola, l’unico punto debole è la tacca di mira regolabile, in plastica, da sostituire immediatamente con la versione fissa o in metallo. Attenzione che non ci sono sicure manuali ma solo automatiche al percussore e sul grilletto, dove una piccola pinna ne impedisce l‘arretramento se viene premuto ai lati;
  • CZ 75BD: pistola affidabile in sommo grado e assai precisa, eccelle per il rinculo praticamente inesistente, non costa molto ma ha un’unica pecca, rappresentata dal peso causato dalla struttura in acciaio. E’ dotata di abbatticane sul lato sinistro, lo scatto in doppia azione è dolcissimo, simile a quello di un revolver.

Tutte le pistole di cui sopra sono idonee allo scopo-uso di Polizia, si raccomanda sempre di acquistare assieme alle stesse cartucce affidabili e di buona qualità, ad esempio le MFS o le Sellier & Bellot, dotate anche di sigillante, utile per prevenire infiltrazioni di umidità in caso di esposizione ad insulti atmosferici, sempre possibili durante il servizio. L’Agente dovrebbe portare sempre almeno un caricatore di scorta oltre all’apposita fondina anti-scippo. Si rammenta che spesso, nella scena del crimine, l’unica arma in circolazione è proprio quella del tutore dell’ordine, il malvivente messo alle strette potrebbe cercare di impadronirsene per aprirsi una via di fuga con tutte le tragiche conseguenze del caso.

A cura di LG